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Paes è l’acronimo di Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile.

Tale piano racchiude le diverse attività che porranno in essere le comunità locali – costituenti l’Europa - per giungere alle seguenti finalità:

  1. Riduzione delle emissioni di C02
  2. Riduzione dei Consumi di Energia da fonti fossili
  3. Aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
  4. definizione degli interventi atti a mitigare gli effetti derivanti dagli interventi climatici.

In questo modo l’Europa intende cercare di ridurre l’incidenza negativa dei cambiamenti climatici nella nostra quotidianità attraverso il rallentamento dell’effetto serra dell’atmosfera a seguito di un aumento esponenziale ella CO2 emessa attraverso i piani di azione delle comunità locali.

Per raggiungere tali finalità è necessario definire quindi un piano (patto di azione) definito attraverso uno specifico progetto caratterizzato da un cronoprogramma ovvero definendo un periodo di attuazione sufficientemente esteso nel tempo.

Con questo primo incontro pubblico intendiamo illustrare i punti che caratterizzeranno il progetto, coinvolgendo subito sin nella fase di stesura che poi in quella di applicazione, i diversi soggetti portatori di interessi (gli Stakeholder) che saranno i veri artefici del progetto medesimo.

L'ADAPT  è la parte del piano d'azione che concerne le strategie poste in essere per fronteggiare gli effetti sul territorio derivanti dai cambiamenti climatici ormai in atto.

Il Patto dei sindaci

Per poter attuare il PAES è necessario che l’Amministrazione Comunale aderisca al Patto dei Sindaci, in quanto il progetto europeo complessivo prevede che l’azione concorrente di tutte le comunità locali sarà in grado di realizzare gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Se l’adesione al patto dei sindaci è in sostanza una semplice lettera di adesione, al fine di essere riconosciuti a livello europeo e poter partecipare a possibili finanziamenti europei, la definizione del Progetto PAES è invece una procedura articolata da pianificare e programmare, che dovrà essere approvato dalla commissione europea.

Il progetto del PAES

Il progetto è per sua natura complesso e si articola in diverse fasi:

Definizione dello stato energetico complessivo della comunità, attraverso:

  • La definizione dei consumi elettrici annuali.
  • La definizione dei consumi termici annuali.
  • La definizione dei consumi energetici per la mobilità.

Al termine di questa prima fase (fotografia dello stato di partenza energetico del territorio) articolando i consumi in diverse categorie: uffici pubblici, immobili residenziali, immobili per il terziario, industrie, artigianato, agricoltura e il dato complessivo costituirà l’Inventario diBase delleEmissioni IBE).

 

Una volta definito l’IBE si dovranno ipotizzare e/o proporre interventi nei vari settori in cui si articola la nostra comunità in modo da:

  • Realizzare l’efficientamento delle diverse tipologie di immobili anche attraverso forme di incentivazione economica per i cittadini e con la realizzazione di accordi con società ESCO (EnergyServiceCompany) per realizzare interventi atti a ridurre i consumi energetici/emissioni e/o a installare sistemi che sfruttano le energie rinnovabili. 

Queste proposte dovranno essere condivise con i portatori di interesse che possono essere:

  •  Semplici cittadini
  •  Professionisti
  •  Costruttori di immobili
  •  Industriali/artigiani, commercianti
  • Installatori
  •  Associazioni ambientali/culturali
  • - I produttori di materiali/attrezzature necessarie per ridurre i consumi energetici

Nel progetto devono essere già pianificate le riduzioni nel tempo (cronoprogramma dei interventi) prevedendo le potenziali modalità di finanziamento degli interventi e le possibili agevolazioni economiche per i cittadini che decidono di partecipare attivamente al PAES attraverso:

  • L’efficientamento energetico delle proprie abitazioni (che non è solo il miglioramento dell’isolamento termico dell’edificio)..
  • L’inserimento di nuovi dispositivi che riducano i consumi energetici (con classi energetiche più elevate di quelle correntemente in uso).
  • L’inserimento graduale della illuminazione a LED o comunque di corpi illuminanti a minor consumo energetico.
  • L’azione graduale di sistemi domotici per gli edifici civili per la gestione energetica della casa.
  • L’adozione diffusa di mezzi di trasporto pubblici e utilizzando mezzi di trasporto individuale a maggior efficienza energetica.

Per quanto riguarda la parte pubblica il progetto dovrà prevedere:

  • L’efficientamento energetico delle strutture edilizie di proprietà comunale, sia in ambito termico che elettrico.
  • L’utilizzo di mezzi di trasporto che sfruttino fonti energetiche caratterizzate da minor produzione di CO2.
  • La trasformazione dell’illuminazione stradale da quella attuale a quella a LED.
  • La trasformazione, negli edifici pubblici , dell’illuminazione tradizionale da quella tradizionale a quella a LED.

Il metodo di realizzazione del progetto

Questo progetto sarà definito ed attuato operando con il metodo della democrazia partecipata ovvero con il coinvolgimento diretto di tutti i portatori di interesse che saranno man mano individuati con la definizione dei questionari per raccogliere informazioni da tutti i soggetti coinvolti osservarne le convergenze e valutare il contenuto delle informazioni medesime.

Vi saranno incontri di tipo specifico e poi incontri a carattere generale. Il progetto poi dovrà essere approvato in sede di consiglio comunale.

Ma il progetto, contenendo le modalità di attuazione dei interventi, dovrà prevedere anche le modalità di raccolta dei dati relativi:

Ai consumi energetici nel tempo.

All’emissione di CO2.

Ai mutamenti dell’impiantisca energetica nel territorio compresa la mobilità sostenibile.

Alla riduzione dei consumi energetici anche relativamente al mondo dei prodotti post consumo.

Tutto questo perché al termine di ogni biennio occorrerà trasmettere dati oggettivi alla comunità europea relativamente a tali consumi nonché all’evoluzione dell’impiantistica che si basa su fonti rinnovabili.

La diffusione della nuova cultura

Il progetto prevedrà di diffondere tra le giovani generazioni: neo laureati in Ingegneria, Architettura o discipline che si interessano di energia, studenti degli ultimi anni della scuola secondaria di II grado che prevedono lo studio della costruzione degli immobili e degli impianti termici ed elettrici, un cultura tecnica (e non solo) relativa:

  • All’efficientamento energetico degli edifici

    

  •  All’utilizzo razionale dell’energia elettrica

 

  • Al muoverci tutti insieme verso l’ipotesi

  • Sarà prevista altresì prevista un’attività informativa sulle tematiche energetiche rivolte:
  • Ai cittadini
  • Ai docenti
  • Agli allievi